martedì 18 dicembre 2007

Auguri di Natale a A.B. e R.R.J. da parte della Sfaccimma della Gente

Ad a.b. e r.r.j e alla casta dei bestia tutta, politici e sottobosco: prima che ce lo rinfacciate voi, lo diciamo fieri di noi stessi pensando a voi: auguri populisti, demagogici, qualunquisti, fascisti, cioe' auguri di vero cuore.



NAPOLI STAMATTINA MARTEDI 18 DICEMBRE 2007/foto IL MATTINO




QUESTO E' IL NOSTRO NATALE (1993- 2007)
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E QUESTI SONO GLI AUGURI PER IL VOSTRO.
LETTORI FIRMATE !
LA CARTOLINA DI AUGURI PER B. & RRJ

'' DA PARTE DI TUTTA LA
SFACCIMMA DELLA GENTE DI NAPOLI ''
(NOI TUTTI NAPOLETANI MEDESIMI DI PERSONA CHE STIAMO SOTTO I PIEDI LORO)

CARO A.B. & CARA R.R.J. BUON NATALE & FELICE ANNO NUOVO !

DESIDERIAMO SEMPRE IL MEGLIO PER VOI, COME VOI PER NOI.

MILANO, PIAZZALE LORETO 29 APRILE 1945 ore 11.20am
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Scuole e ospedali, la Città già in ginocchio

Tutti i quartieri invasi dalla spazzatura. I vigili: dateci mascherine. Insulti sui cassonetti Nu a Iervolino e Bassolino.
Rifiuti nelle strade dello shopping natalizio, rifiuti davanti a negozi e centri commerciali, rifiuti che assediano ospedali, scuole ed uffici. Scattano i livelli d’allerta perché l’aria irrespirabile e i cumuli di immmondizia sono a livello di allarme sanitario. L’Asl ha alzato i livelli di guardia e, in particolare per ospedali e scuole, si valuta l’evoluzione della situazione nell’eventualità di prendere decisioni forti. Sacchetti come sabbie mobili che fanno sprofondare la città nell’emergenza ormai cronica dell’immondizia. Il 13 dicembre, all’indomani dell’emergenza per il blocco dei tir, c’erano in strada 3000 tonnellate di rifiuti,ieri in strada c’erano 2600 tonnellateIn cinque giorni sono state raccolte 400 tonnellate di arretrato che si sommano alle circa 1500 di produzione giornaliera.

Andando di questo passo ci vorranno oltre trentadue giorni per la normalità, una situazione insostenibile in particolare per alcune zone della città. L’Asìa ieri è riuscita a raccogliere 250 tonnellate di arretrato, una media che manterrebbe la crisi per dieci giorni. Ben oltre Natale. E sono le cifre a raccontare delle periferie allo stremo. A Pianura e Soccavo il record, con 400 tonnellate in strada. Colpisce che il giorno precedente la quantità era la stessa. Nulla, cioè, è stato smaltito rispetto all’arretrato. Oltre quota trecento tonnellate anche

Chiaiano-Piscinola-Scampia (370), San Lorenzo-Poggioreale (360),Barra-Ponticelli-San Giovanni (360),Bagnoli-Fuorigrotta (350), Miano-Secondigliano (300)
Angosciante il grado di criticità valutato dall’Asìa. Sono Chiaiano, Piscinola e Scampia ad annegare letteralmente tra l’immondizia: siamo al 285% oltre il limite consentito.

«Ci sono strade dove la montagna di immondizia è quasi di due metri - spiega il vicepresidente della municipalità di Barra-Ponticelli-San Giovanni, Massimo Cilenti del Pd - i sacchetti sono ovunque, persino, dinanzi alla chiesa di Ponticelli dove c’è un presepe vivente. Si rischia davvero una guerra tra cittadini. I commercianti sono esasperati, come impedirgli di portare i propri rifiuti al centro». A segnalare situazioni di emergenza anche l’associazione «Verdecologista» che, con foto e dossier, documenta la difficoltà in via Simone Martini e via Pigna. Esasperazione che cresce in città e si manifesta in maniere clamorosa: sui cassonetti mani anonime hanno scritto slogan contro Bassolino e la Iervolino. Forte il messaggio lanciato dai sindacati della polizia municipale che chiede le maschere antigas per il personale impegnato in strada. Periferie soffocate, provincia allo stremo. A Quarto ci sono 1800 tonnellate in strada, oltre mille ad Ercolano. Si susseguono gli appelli dei sindaci e anche le proteste dei cittadini.
A Castellammare si è mosso il Codacons, a Pozzuoli si segnalano numerosi roghi di cassonetti. In difficoltà anche la penisola sorrentino dove all’emergenza si sommano le preoccupazioni per il turismo. Blitz della guardia di Finanza del comando provinciale di Napoli e della compagnia di Afragola in due aziende, di circa 1.500 metri quadrati ciascuna a Frattamaggiore: sequestrate oltre 170 tonnellate di rifiuti speciali. (il Mattino 18/12/07)

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REGALO al SINDACO, Gli ASSESSORI pagano 15 euro a testa (Il Mattino 18/12/2007)

('A sfaccimma re marijuole muort 'e famm, 'nzevusi & 'nguacchiati)

Cena per gli auguri di Natale a casa del vicesindaco Tino Santangelo. Ieri sera si sono ritrovati sindaco e giunta e anche i direttori dei dipartimenti di Palazzo San Giacomo, accolti dalla moglie di Santangelo, la signora Marielva Torino. Gli assessori hanno versato quindici euro a testa per il regalo alla Iervolino. Un dono all’insegna dell’austerity. Il menu - invece - è stato ricco e napoletanissimo con quattro primi: risotto con pere e scamorza, paccheri peperoncini e gamberi, pasta e patate con la provola e cavatelli con zucca. E due secondi: arista di maiale alla frutta e mussillo all’insalata con patate. Il tutto innaffiato con rubrato e fiano di Avellino. Dolci: babà, struffoli e pastiera. Unica concessione alla non napoletanità il classicissimo panettone.
(e brava RRJ ! anche quest'anno ti sei fatta la ricotta pure sugli assessori. Noi invece ti vogliamo regalare un'ecoballa non stoccata , te la recapiterà a Roma la Camorra direttamente a casa)

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IL ROMA 18/12/2007
Siamo di nuovo pieni di immondizia. Non solo rifiuti, però. A Napoli c’è immondizia un po’ dappertutto. E quel che scoraggia è che nessuno pensa di porvi rimedio. C’è un’assuefazione mortale in giro. È come se la città si fosse ormai abituata al peggio ed abbia rinunciato a migliorare. Anzi sarebbe contenta se il degrado si fermasse dove è arrivato perchè teme che possa ancora peggiorare. L’emergenza rifiuti è una vergogna vera e propria ma ormai ci si convive. Il traffico è caotico ma quasi non ci si fa più caso. Le strade dissestate ma è come se ci fossimo abituati. I lavori fermi ed i cantieri eterni, Toledo ridotta a un suk arabo, corso Garibaldi una discarica di oggetti e esseri umani, la Ferrovia regno di barboni extracomunitari alcolizzati, il lungomare presidiato dalle bande del rolex, il centro storico esposto ai raid dei rapinatori, le periferie in mano alla camorra: ormai non ci facciamo più caso. Le Istituzioni? Lasciamo perdere. In consiglio comunale ci vanno solo per il gettone, in quello regionale in tutto l’anno hanno votato qualche leggina inutile e non riescono neppure ad approvare lo Statuto, in quello provinciale neppure sappiamo cosa fanno e forse è meglio. I partiti? In quello più nuovo di due junior emergenti, Ciriaco De Mita ed Antonio Bassolino, si litiga a spron battuto, ma non per un progetto, una idea, una scelta, no, si litiga per i posti, per le segreterie che decidano candidature, nomine, consulenze, assunzioni, ecc... Il clientelismo regna su tutto, come tutti sanno, la gestione sostituisce governo ed amministrazione, si tira a campare e ad accaparrare per sè e per i propri a cominciare dalla “famiglia”, per sistemare cioè mogli, figli, fratelli, generi, ecc..., anche in Parlamento, nelle altre istituzioni, nella pubblica amministrazione. Ma, intendiamoci, sempre nella “legalità”, ci mancherebbe, nella massima legalità e con le “mani pulite”. Anche la magistratura non scherza. Il processo a Bassolino ed altri per lo scandalo rifiuti e lo spreco miliardario (in euro) della gestione commissariale docet: tutti sanno che finirà in una bolla di sapone, perché la giustizia si applica ad alcuni e si interpreta per altri. E non è uno scandalo! Sono ormai quindici anni che siamo governati da una classe politica fatta di reduci comunisti e democristiani scampati al ciclone di tangentopoli, chi per protezioni giudiziarie, chi per calcolo sempre giudiziario, chi per collaborazionismo giudiziario, chi per caso. Si sono presentati come il nuovo ma era un imbroglio. Sono cresciuti sul moralismo e sul populismo, sulla retorica e sulla demagogia.
Hanno beneficiato di una stampa servile e conformista, e di una pubblica opinione fiduciosa e si sono radicati col clientelismo e lo spreco del pubblico danaro. Per questo hanno preso molti voti ma poi hanno perso la faccia e forse anche qualcos’altro. Quando se ne andranno perché qualcuno finalmente li caccerà, si troveranno solo macerie materiali e morali che in parte già si intravedono. Ma naturalmente siamo ottimisti, ci affidiamo a San Gennaro e speriamo in una bona officiata, secondo le migliori tradizioni popolari. Questo Natale è triste e moscio, ma tanti auguri lo stesso. IL CORVO ROSSO.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Keep up the good work.