Soap-opera napulitana: Un posto al... camposanto
Il Mattino 11/12/2007
Dopo l’assalto a Gay-Odin, allarme di Ascom e residenti. L’editore De Matteis: «Qui nessun controllo»
Decumani, raid di finti agenti della polizia
La denuncia dei commercianti: «In campo anche bande con palette della polizia»
Ai Decumani si è vista perfino una pattuglia di finti agenti con palette della polizia, pronta a rubare l’auto di un gruppo di turisti palermitani.[...] E ogni commerciante dei Decumani ha da riferire di scippi, rapine e furti che scoraggiano gli acquisti e mettono in fuga i turisti anche in questo periodo pre-natalizio. Dopo l’aggressione con furto e pestaggio subita da Massimo Schisa, il gestore di Gay-Odin, cresce la rabbia tra negozianti e residenti del quartiere più antico di Napoli. E l’editore Stefano De Matteis, che lì vive e lavora, sottolinea in un’intervista: «Scippi e rapine sono in aumento perché qui nessuno controlla. E si spaccia come a Scampia». Intanto anche a Chiaia cresce l’allarme: bulli in azione davanti ai cinema.
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(UASHAHAHA !Questa è bellissima !! L'hanno scampata perchè erano Palermitani e hanno vattuto la sfaccimma dei napoletani , leggete !
«Il fuoristrada era a metà di via San Sebastiano quando una pattuglia di finti poliziotti intimò l'alt. Ma i turisti palermitani non erano tipi da farsi fregare, erano grandi e grossi anche loro, scesero e picchiarono i malviventi che volevano rubare l'auto. Tutto in pieno giorno, tutto tra i turisti che passeggiavano».
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Alessandro, il proprietario di «Scriptura», un negozio di articoli artigianali, racconta la vita difficile di chi gestisce un'impresa nel centro storico. Una vita resa ancora più dura dalla paura per i finti agenti che hanno organizzato le rapine ai danni degli ignari turisti (ma anche dei poveri napoletani che tentano lo shopping natalizio) nelle strade del centro storico. Quelli che hanno assaltato il fuoristrada si sono spacciati per falchi: avevano le pistole, ma anche le palette per bloccare. Un’arma impropria che fa paura almeno quando le rivoltelle. Il negozio di Alessando si trova a pochi metri da quel «Gay Odin» dove sabato due banditi sono entrati e hanno preso a pugni il gestore di Gay-odin che ha rischiato di perdere un occhio. E lo scoramento, la rabbia, crescono tra i commercianti che hanno bottega in quelle vie che il progetto «turisti sicuri», varato dalla prefettura e finanziato dalla Regione con 300mila euro, avrebbero dovuto blindare. «Alle 20 scappiamo a casa - continua Alessandro - fino a due anni fa, invece, restavano aperti più a lungo. Di sera in via San Sebastiano non si trovano più negozi aperti». [...] «In via Cisterna dell'Olio, Massimiliano vende kebab nel negozio «Vite Vite». Lui e i suoi soci hanno subito già quattro tentativi di rapina, ma sono sempre riusciti a mettere in fuga i malviventi. «Perché noi in questo negozio siamo in tanti», spiega.[...] Poi è arrivato l'indulto a peggiorare la situazione». Una clientela sempre più esigua: lo conferma anche Anna Pinto, che in via Cisterna dell'Olio, gestisce il ristorante «Bencott». «Io credo che le agenzie turistiche sconsiglino di venire di sera nei vicoli del centro storico: prima c'era movimento, ora non c'è più nessuno. Perciò abbiamo rinunciato anche alla vigilanza privata». Tanti i rischi quotidiani: «Noi dal mercoledì alla domenica chiudiamo a notte fonda e a quell'ora le forze dell'ordine non ci sono più - dice Anna - io ho abito a 50 metri, nonostante ciò ho subito due tentativi di rapina, perciò ormai torno a casa in auto». Cristian Scelzo lavora nel bar Caffè del centro antico: «La settimana scorsa ho visto uno scippo a una ragazza, ma non sono riuscito a intervenire - racconta - Via Benedetto Croce la notte diventa terra di nessuno: non ci sono forze dell'ordine, spesso sono rotti anche i lampioni». L'artista Lello Esposito, che ha il laboratorio in piazza San Domenico dice: «Quando ho saputo della rapina a Schisa sono rimasto scioccato: giorni fa i Decumani erano affollati dai turisti, c'era aria di festa. Perché noi napoletani insistiamo a farci del male da soli?»
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Nei Decumani ci vive e ci lavora. Stefano De Matteis, editore e professore universitario, ha gli uffici e la redazione dell’Ancora del Mediterraneo a Mezzocannone e abita, da quasi vent’anni, ai Tribunali. La rapina al gestore di Gay-Odin è solo l’ultimo drammatico episodio di criminalità. Che cosa sta succedendo? «Per un paio di mesi siamo stati tranquilli, subito la grande retata di prima dell’estate. Ma già a settembre siamo caduti dalla padella alla brace. Gli scippi e le rapine sono ripresi. I vecchi sono stati rimpiazzati dai nuovi, più agguerriti». E cosa dice la gente? «Scippano perché non c’è nessuno che li controlla». La polizia? I vigili? «Macché, quelli chi li vede mai. Si riferiscono ai piccoli boss del quartiere che ora sono in prigione e che prima impedivano che si aggredissero i residenti». [...] Sono cambiati i Decumani? «Sono diventati terra di nessuno. In passato, prima della crescita del turismo, erano frequentati quasi esclusivamente da napoletani. Da anni c’è un giro nazionale e internazionale. Quindi è cresciuto il numero di prede a disposizione degli scippatori. Ma è cambiato soprattutto il quadro sociale ed economico. Tranne i pastorai di San Gregorio Armeno, sono scomparsi tutti i vecchi mestieri senza che ne nascessero di nuovi». Però c’è stata un’esplosione di luoghi di ristoro. «Ma non fanno qualità. E spesso di sera sono chiusi. Sono pizzerie fast food per un turismo fast food. Lo stesso discorso vale per il bed & breakfast. I turisti ci restano giusto il tempo per le gite a Pompei e nelle isole. E poi spendono poco e non qui. Anche a San Gregorio vanno a fare foto e a guardare. E basta. È un turismo di massa, e di basso livello. Ma più grave di tutto è la totale mancanza di spazi per i residenti dei Decumani. Non offrono niente.[...] Via gli artigiani, chi è venuto ad abitare nei vecchi grandi palazzi? «A poco a poco stanno arrivando architetti, professori universitari. Ma è un processo lento». Prevale la paura? «Purtroppo ancora sì. In certe zone dei Decumani poi c’è uno spaccio di droga che sembra Scampia». Si rischia di più di notte o di giorno? «Di notte sicuramente, anche se ho sentito di gente scippata alle sei di mattina, quando andava a lavoro». Che cosa auspica? «Una socializzazione vera. Vorrei che si ritornasse a una sana etica della strada, quando si poteva dire a un ragazzo: ”Questo non si fa, stai sbagliando”. Ora provate a rivolgervi a un ragazzo con questi rimproveri, dettati dal buonsenso e dal rispetto, vi aggredisce. E così, non vedi, non senti e non parli».
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Avviso : Ricordate sempre questi nomi e i volti affissi qui di sotto, quando capiterà a voi; è solo questione di tempo , è matematico ; vi capiterà di passare per il pronto soccorso del Pellegrini. Unica differenza fra voi struppiati e ciaccati sarà fra chi si è subìto pure la faccia scunzulata o indifferente del uardio alla questura o dai carabinieri e chi non ci sarà andato per non buttare altro sangue inutilmente tirando dritto verso casa o verso l'ospedale con le ferite aperte.
Allora, Casting dei protagonisti della Soap-Opera 'Un Posto al ..Cimitero' in onda ogni giorno sulle reti Tv teleAkery nella vostra Capitale :
- 'O Regno 'e Napule
- 'O Sistema
- 'O Sfaccimma ro Napulitan' e mmèrd
- 'O Sfaccimma ro Napulitan' Sùccube 'e mmèrd
- 'O Prefiétt Alessandro Pansa ( opp. Panso' )
- 'O Quistore Oscar Fiorilli, ( e cchi è?)
- 'O Ministr re LL'Affare Interni 'On Giuliano Amato ( detto: Duttò Sòrice Sottile),
- 'O Ministr Uardiasiggille 'On Clemènt Mastella ( anche detto: Sua bOss-ezza Reale)
- 'O Primm Ministr Romano Prodi ( anche detto : Monsieur Encefalite Letàrgica) ,
- 'A SìnnacA Rosa RussA JervolinA,
- 'O Uernatòre Antonìu Bassolinescu I, conte di Dracul.
- Comparse : Nu Gran Visir ra Sìnnaca: 'O GrandO Assessor' Ferdinando di Mezza ( agli impianti tecnologici (a Napoli ?) : supervisore telecamere a circuito chiuso per pubblica sicurezza mai messe in funzione)
FOTO dei personaggi in ordine di apparizione
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Grazie ai LORO altissimi principi giuridico-politici-filosofici,ogni misura di repressione penale/recupero sociale è VIETATA con l'illusione di non smerdare i compagni di merenda della Sinistra al potere . In forza del LORO DOGMA religioso, dove stanno le Vestali della Sinistra vige pace , amore, arte, bellezza, civiltà e fantasia ( e pulizia delle città..) .Chi si oppone e urla di orrore davanti alla realtà è fascista, qualunquista, demagogo e populista. E va ostracizzato. E bbast ! E per onorare i Santi Principii Religiosi delle Libertà individuali dei criminali e della Non-Violenza, fiori all'occhiello della migliore Sinistra Radical-chic Miliardaria, tali principii vengono applicati e sperimentati sulle vite della Sfaccimma-della-GenteSuccube. Ché pure è na cosa bbòna, se leva nu pucurill 'e munnezz ra miez' a via. Ne siamo tanti qua che aspettiamo di diventare piezzi...
PS. Sarebbe lo stesso con la Destra al potere, non vi frusciate, ma lì sarebbe tutto sùbito lampante , strafottenza crassa e magna-magna schiaffati in faccia un tanto al kilo senza tutte ste pecette filosofico-politiche-ideologiche che vestono ste facce di culo)
Disse lo scrittore Ennio Flaiano : '' Se non sei Fascista, Comunista, Mafioso o Democristiano ci sono poche probabilità che tu sia un Italiano ''
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