lunedì 3 dicembre 2007

La sdg delirante

Ogni volta che leggete un giornale, un articolo di cronaca politica locale o nazionale, ascoltate in Tv un'intervista, colloquiate con qualcuno della SdG in cravatta & tailleur sospettate sempre, disgustatevi per principio preso di quel che l'interlocutore risponde al giornalista, a voi o di ciò che il giornalista lottizzato scrive. Specialmente se fanno parte della Casta. Perchè siete davanti all'elite della Sfaccimma della Gente e leggendo o ascoltando cercate ingenuamente di capire come la vedono loro, farvi un'opinione, approvare qualcosa, giustificare o respingere il resto del ragionamento. Non c'è niente da capire, state scivolando nella pozza di sfaccia infetta, nel loro delirio di onnipotenza e autoassoluzione, come mosche sulla tela della tarantola. La vostra mente inizia a putrefare di sfaccimma e caimma che prendono forma di sofismi dialettici convincenti ma del tutto contro la realtà di ciò che vedete e..subìte ogni giorno in silenzio. Nel giro di poco tempo non siete più capaci di giudicare il Male ma ne volete capire le dinamiche e lo giustificate pensando che, tutto sommato, quel che fanno col loro potere politico immenso dovrà pur esser utile alla collettività; altrimenti avete timore di esser bollati come fascisti, qualunquisti, demagoghi, populisti, vi aprite alla discussione, al confronto, come si fa nei buoni ambientucci radical chic della sinistra miliardaria o avallate le convergenze parallele della politica criminogena di De Mita(parola di suo conio !) o vi esaltate per il 150° cambio di nome al partito delle Libertà Popolari Libere Forzate Italiane bla bla di Berluskao etc. I marchi di fascisti, qualunquisti, populisti, demagoghi (ma che cazzo vogliono?) sono i suazzi, sugheri, tappabocca più trendy del momento nella tribù PowerPower -SdG-upper-class del momento. State leggendo o state ascoltando sorridenti e ebeti e state diventando loro legionari (anche se resterete sempre poveri e sfruttati ma servite per il voto, la fame di accoliti e legionari rimbecilliti da divorare è infinita per loro. I clan poi, indirettamente, attraverso la Casta politica prosperano e ingrassano sul vostro rimbecillimento, la vostra assenza di giudizio e coscienza) Potreste perdere l'uso del cervello e del ragionamento a furia di inzoccarvi la memoria credendo alle loro menzogne, mistificazioni, falsificazioni della realtà quando bavano circa le loro azioni, individuali e di partito, pensieri(n)i strampalati. Dubitate sempre. Tarate al massimo le loro parole e ricordate sempre queste elementari linee di interpretazione che vi suggerisco sussurrandovele nell'orecchio di nascosto qui di seguito (dubitate anche di me, of course...)


"Per una Rivoluzione Italiana" - Ida Magli(ediz.: Baldini e Castoldi)

[...] ''Quando è che un gruppo o un intera società, DELIRA?. Il delirio di gruppo è difficile da definire come tale: sia in psichiatria che in sociologia; si considera 'normale' tutto ciò che fa la maggioranza. Quindi non si può mai dire che il gruppo delira, è tabù, o viene a mancare qualsiasi termine di riferimento che serva da controllo. Chi delira deve essere per forza la minoranza. Io però non accetto affatto il principio forzoso della ragione della maggioranza. In questo senso, per certi versi, anche la Democrazia cosi idolatrata - e di sicuro quella inventata dagli Italiani - è delirio del Potere camuffato da libertà di voto. Voto di che? Per cosa? Cosa decidono gli Italiani della loro vita dopo aver strisciato la crocetta sul nome del candidato nel chiuso dalla cabina quasi come un rito magico ? E' un problema molto complesso.E' indubbio tuttavia che il gruppo, o una società intera, delirano quando i suoi membri instaurano un sistema distruttivo per la vita della società, del gruppo stesso [...] Il 'passaggio al delirio' nasce soprattutto dalla capacità incredibile che hanno gli Italiani (e i Napoletani in ispecie - ndr) di creare finto pensiero, finte spiegazioni logiche a quel che fanno di male.
La corruzione è prima di tutto corruzione delle idee, non del denaro.La corruzione del denaro c'è in tutti i paesi del mondo, più o meno. Quello che distingue L'Italia (e Napoli - ndr) è che si è trattato di un collasso etico tale che nessuno più riteneva fosse una colpa o un crimine rubare, occupare posti importanti senza esserne capaci, sistemare sempre e ovunque i propri famigli. Se l'abitudine alla sofistica negli Italiani (e nei Napoletani ! ndr) non fosse stata cosi radicata, come si potrebbe considerare normale la convinzione che rubare per un partito o protetti da un partito non sia una colpa o una colpa lievissima e trascurabile? [...]
Se proprio non possono discolparsi, minimizzano, insabbiano la loro propria coscienza prima avanti a se stessi che davanti agli altri. Sono convinta che i suicidi di Tangentopoli si sono uccisi non perché oppressi dalla colpa, ma perchè venivano accusati ed essi si sentivano innocenti. Cioè 'Siamo innocenti perchè non abbiamo fatto altro che adeguarci al sistema '. Ciò significa lasciar collassare totalmente la coscienza etica personale e di conseguenza perdere il senso della realtà. La coscienza etica personale - ovvero la consapevolezza di un individuo che caratterizza la cultura occidentale moderna - è tutt'uno con la razionalità e non dovrebbe permetterti di pensare che siccome il partito dice che rubare è giusto, tu lo trovi giusto. Posso dire :'' Lo faccio perchè voglio aiutare il partito, ma so che è ingiusto'' ; non è una differeznza sottile, significa rimanere saldati al principio di realtà. L'aspetto tragico è che gli Italiani vivono al di fuori del principio di realtà. [...]
Anche il cittadino però partecipa alla corruzione: ne era conscio, ma invece di ribellarsi cerca di approfittarne. Gli dà fastidio soprattutto di non poter approfittarne abbastanza.
La corruzione etica è l'incpacità di vedere dove sta la morale : aver concepito la logica della politica come logica della menzogna...Qulasiasi Sistema diPotere che ritenga di NON DOVER rispondere alla morale comune, è assoluto. Delira.In Italia si è teorizzata la politica sganciata dall'etica ordinaria, normale, del senso comune, per cui sei un buon politico se riesci a mentire bene e puoi cambiare opinione e comportamento il giorno dopo..
E' questo che intendo per CORRUZIONE: l'aver ottenebrato del tutto la capacità del sentire etico di ciascuno da parte dei politici al punto che se qualcuno percepisce la discrepanza tra i fatti e i principi di ciò che comunemente consideriamo buono e giusto, è costretto ad alienarsi dal gruppo. I politici erano e sono convinti di non esser tenuti ad alcuna qualsiasi etica che non sia la falsità, la menzogna. Esse sono non solo considerate non-immorali ma addirittura giuste e funzionali. La maggior responsabilità e colpa dei politici italiani e governanti non è stata tanto di aver saccheggiato l'Italia, ma di aver annebbiato il concetto di etica nel nostro Paese..E' vero che i cittadini non hanno reagito mai in alcun modo, ma non era soltanto un'accettazione: si è perso il metro etico di giudizio.. ''
***
E ora Esempi di 2 di Menti Deliranti su milioni nella tribù-zoo SdG in cravatta & tailleur :
MENTE DELIRANTE 1 - «Sa quanti sono i nostri dirigenti e funzionari per i quali abbiamo avanzato apertura di un procedimento disciplinare? Quindici: quattro dirigenti e undici funzionari. Tutto qui, su ben 7000 dipendenti regionali.(7000!!! ndr) Ecco perché storco il naso quando leggo o sento parlare di ”burocratopoli”». Andrea Abbamonte, assessore regionale alle Risorse umane, non ci sta. L’idea che quattro arresti si portino dietro una deriva «tangentista» per la stragrande maggioranza di persone che lavorano con scrupolo e onestà in Regione gli provoca disagio. Qual era il vostro livello di attenzione nei confronti degli uffici regionali attraverso i quali transitavano pratiche di pagamento? «Alto e costante. Un monitoraggio continuo, gli uffici erano e sono attenzionati, tanto è vero che la denuncia per il caso dello Stap è partita proprio da noi. Monitoriamo tutte quelle situazioni che presentano un sistema che può prestarsi a potenziali abusi. Così facciamo, per esempio, anche per gli uffici attraverso i quali transitano i fondi Por. Insomma, la mano destra deve essere capace di sapere cosa sta facendo quella sinistra». E quale quadro emerge da questo monitoraggio? «Abbiamo segnalazione di qualche episodio di corruttela, in corso di accertamento. Ma non ci sto al gioco al massacro». Tuttavia quanto è accaduto pone legittimamente una domanda: è possibile far funzionare meglio la macchina amministrativa? «La risposta non può che essere affermativa. Sì, la macchina amministrativa deve essere trasparente fino in fondo. E tuttavia voglio ribadire che un episodio non può gettare ombre sulla professionalità di 400 dirigenti regionali (400!!! ndr), tutti portatori di una loro professionalità che, attenzione, non può mai essere riferita alla politica». Assessore, in conclusione: siete preoccupati? «No, semmai ci preoccupa un altro aspetto: sempre ammesso che verranno accertate responsabilità su questa vicenda, il rischio è che per colpa di qualcuno ci sarà un rallentamento su tutti i livelli di spesa. Per questo oggi stiamo predisponendo una delibera che presuppone altro tipo di controlli di spesa. Ma per la loro realizzazione ci vorrà del tempo».
(IL MATTINO 17/12/07; per saperne di più qui e qui)


MENTE DELIRANTE 2

NAPOLI. «Dov’è il reato? Se è stato aperto un fascicolo vuol dire che qualcosa da contestare c’è». La risposta al sindaco Rosa Russo Iervolino sullo scandalo delle auto blu arriva dal vicepresidente del consiglio comunale Vincenzo Moretto, che si è detto «sbalordito dalle vergognose dichiarazioni del primo cittadino». La titolare di Palazzo San Giacomo, infatti, aveva riferito di non rilevare alcun illecito di tipo penale nel comportamento dei suoi assessori che utilizzavano la vettura di servizio in ambito privato. «Così si difende l’illegalità - ha tuonato Moretto - in circostanze del genere il sindaco dovrebbe dire basta agli atteggiamenti buonisti e valutare la vicenda al di sopra delle parti. Fossi stato io al suo posto - aggiunge - avrei sicuramente dato il benservito ai miei collaboratori, lanciando un segnale preciso alla gente cui si chiede quotidianamente uno sforzo per ripristinare i valori della correttezza e della civile convivenza». Le dichiarazioni del sindaco hanno ad ogni modo sorpreso il numero due di via Verdi che si sarebbe aspettato delle «considerazioni maggiormente in linea con gli sviluppi delle indagini». «I fatti sono ormai evidenti - ha inoltre detto l’alleantino - ed in tale direzione c’era almeno da rimproverare il comportamento degli esponenti della Giunta, che hanno avuto una condotta notevolmente discutibile». Sperpero del patrimonio pubblico ed una sorta di abuso dei mezzi a disposizione che non sono dunque piaciuti all’opposizione del consiglio, ed ancor meno la replica del primo cittadino, che «ha in qualche modo tentato di abbonare le colpe degli assessori
coinvolti negli sprechi». «Da una persona ragionevole come il sindaco - ha infine spiegato Moretto - avrei preventivato una reazione ben diversa.
(IL ROMA 15/11/07 - intera questione trattata qui)

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