lunedì 24 dicembre 2007

Ode alla Vita (vissuta con dignità) contro la Sfaccimma della Gente

Le notizie di Napoli sui giornali anche in questa settimana natalizia sono ributtanti, al solito; la visione quotidiana della città e dei suoi abitanti lo è peggio. Ci consolano suntuosi e solenni, il Golfo e il Vesuvio, le Isole, distese e serene sul mare che beve la luce cangiante cascata dal cielo, la Città a sembianza di presepe delle commoventi vedute aeree di Posillipo, un tempo il più bel giardino pènsile di tutto il Mediterraneo. Supreme, mute bellezze di un immeritato dono d' Amore per noi, forse Soprannaturale.
La redazione SdG si prende una pausa: per nausea, stanchezza e per rispetto verso le Sante Feste (o Laiche Feste per chi non crede nelle Vita Eterna... politically correct!).
Manteniamo sempre alta la guardia: un rancore bestiale ma produttivo di buone azioni contrarie alla SdG, disprezzo di quanto vediamo e una coscienza affilata come un coltello. Per pochi che saremo.
Per chi amiamo, un bacio. Un augurio: di poter vivere civili e sereni come fratelli e non come sorci, one day.

BUON NATALE

(Vi dico "Felice Anno Nuovo" con qualche esitazione, sapete come va a finire per voi che abitate qui, 'o ttuòsseco, 'o fècato fràceto... Ma lo spero, contro ogni evidenza, lo spero. Per noi tutti. Anyway... Life is what you make it, la vita è quella che voi vi fate con le vostre mani).
Cià, Sfaccimme! Un dono per Voi, preziosi , gentili e incazzati neri lettori:

Ode alla vita

Lentamente muore
Chi diventa schiavo dell'abitudine
ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi
Chi non cambia la marcia
Chi non rischia e cambia colore dei vestiti
Chi non parla a chi non conosce.

Lentamente muore chi evita una passione
Chi preferisce il nero su bianco e i puntini sulle "i"
piuttosto che un insieme di emozioni

proprio quelle che fanno brillare gli occhi
quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso
quelle che fanno battere il cuore davanti all'errore
e ai sentimenti.

Lentamente muore
Chi non capovolge il tavolo
Chi e' infelice sul lavoro
Chi non rischia la certezza per l'incertezza
per inseguire un sogno
Chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire
ai consigli sensati.

Lentamente muore
Chi non viaggia
Chi non legge
Chi non ascolta musica
Chi non trova grazia in se stesso.

Lentamente muore
Chi distrugge l'amor proprio
Chi non si lascia aiutare
Chi passa i giorni a lamentarsi
della propria sfortuna o della pioggia incessante.

Lentamente muore
Chi abbandona un progetto
prima di iniziarlo
Chi non fa domande sugli argomenti che non conosce
Chi non risponde
quando gli chiedono qualcosa che conosce.

Evitiamo la morte a piccole dosi
ricordando sempre che essere vivi
richiede uno sforzo
di gran lunga maggiore
del semplice fatto di respirare.

Soltanto l'ardente pazienza
porterà al raggiungimento
di una splendida felicità.

PABLO NERUDA

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