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Il mattino 10/12/2007
Si vive bene, molto bene al nord, soprattutto al nord-est; abbastanza bene al centro e male e molto male al sud e sulle isole. È la fotografia scattata dalla ricerca di ItaliaOggi sulla qualità della vita nella penisola. Napoli fa sensazione perché la terza città d’Italia è penultima: 102esima posizione contro la 103esima di Isernia, unica ad avere fatto peggio. In Campania solo Avellino e Benevento si piazzano bene - e non è poco - nella classifica sulla sicurezza. Per il resto pollice verso anche per loro. Nella sostanza se si vuol vivere bene, meglio trasferirsi a Bolzano. La reginetta della classifica. Quali i parametri presi per definire le posizioni? Il volume degli affari e il numero degli occupati; la qualità dell’ambiente e i livelli di sicurezza. Questi i tre perni della ricerca. Per l’attenzione all’ambiente sul gradino più alto del podio finisce Mantova. La città meno verde è Catanzaro. E Napoli? Perde 35 posizioni scivolando dal 40esimo al 75esimo posto il peggiore risultato negli ultimi cinque anni. Alla faccia delle tante e stucchevoli domeniche ecologiche. Gli indicatori considerati nell’indagine analizzano più l’attività degli amministratori locali in materia ambientale che la sostenibilità in senso stretto, per cui si può dire che secondo ItaliaOggi la sensibilità ambientale degli amministratori napoletani è precipitata. Chissà se il divieto di fumo anche all’aperto contribuirà a far risalire qualche posizione alla città. Sotto la voce «Affari e lavoro» Cuneo è prima. Fanalino di coda è ancora Napoli che se l’anno scorso era risultata centesima, oggi è riuscita a fare peggio slittando, complici anche uno dei più alti livelli di protesti per abitante e un’altrettanto consistente percentuale di fallimenti, in ultima posizione. Anche le altre 4 province, Caserta, Salerno Avellino e Benevento non stanno bene. Si trovano nel quarto gruppo ovvero ultime in questa particolare classifica. In tema di sicurezza sono le grandi città quelle che presentano le situazioni più critiche: Roma è 78esima, Milano 90esima, Firenze 98esima. Napoli perde ancora posizioni e dal 69esimo posto cade al 72esimo. Con riferimento al disagio sociale e personale Napoli conferma il buon risultato del 2006, passando dalla settima alla sesta posizione. Insomma a Napoli c’è qualcuno che ascolta chi soffre e poco importa se non si riesce subito a risolvere i suoi problemi. In città calano le nascite: Napoli perde 3 posizioni e si attesta al 26esimo posto. Note dolenti sui servizi: Napoli si conferma fanalino di coda. Quanto al tenore di vita, si osserva una sostanziale tenuta o un miglioramento nelle province del nord ovest e un arretramento in quelle del centro sud. Roma - per esempio - perde ben 19 posizioni e passa dal 22esimo al 41esimo posto, Napoli ne perde 8 e scivola dalla 92esima alla 100esima posizione. Nel complesso, sono 46 le province in cui la qualità della vita è classificata come scarsa o insufficiente, 34 si trovano nel Mezzogiorno e cinque in Campania. Una penisola divisa in due. Nelle restanti 57 province la qualità della vita è sufficiente o buona.
Postilla : ecco una acuta notazione di un fruitore della usenet che assevera l'agognata ultima posizione, ultimi fra gli ultimi della merda.
http://groups.google.com/group/italia.napoli.discussioni/browse_thread/thread/8a2b7432978050c1?hl=it
Lun 10 dic. 03:30 - Daniel NA ha detto :
'' Classifica ridicola. Isernia, ora ultima, 7-8 anni fà in una classifica simile del sole
24 ore risulto clamorosamente nelle prime dieci. Questo per dire l'affidabilità di
queste classifiche che servono soprattutto a far parlare degli autori delle stesse.P.s. ho letto
per esempio i votacci che ha isernia per il verde e per le piste ciclabili: un
cittadina di 25000 abitanti che se fai 500 mt sei nel bosco, circondato da stradine in ogni direzioni
e viottoli, pero' non ha
parchi e piste ciclabili ufficiali. Ridicolo. ''
Infatti mi pareva strano..Isernia l'ho vista, è una bomboniera e gli abitanti persone civilissime e serene. Quindi : siamo ultimi e Isernia non ha titolo per stari negli inferi della sfaccimma ma va riposizionata ai primi posti. Chissà che criteri del cazzo hanno usato per sta statistica; o li avrà pagati la Jervolenin, ai soliti giornalisti lottizzati, per non far apparire l'ultima posizione di Napoli Capitale come la str. ama definire il suo feudo ? Tanto, coi soldi delle nostre tasse sai che gliene frega...
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