Pubblicizzata la locale razza di Urang Utang all'estero

«È un’occasione d’oro la vostra immagine è giù
Se cercate uno spagnolo napoletano lo troverete a via Nazario Sauro. È José Vicente Quirante Rives, il direttore dell’Instituto Cervantes, 36 anni, volto giovane di un paese che da tempo ha metabolizzato la svolta generazionale e ha dato un calcio alla gerontocrazia, da Zapatero a scendere per li rami. Direttore, il vertice con Zapatero porta Napoli sulla ribalta internazionale, almeno per un giorno. «E ce n’era proprio bisogno, dopo i tanti colpi che l’immagine della città ha subito nell’ultimo anno, soprattutto in Spagna». A che cosa si riferisce? «Un anno fa, il 3 novembre 2006, sulla prima pagina di ”El Pais” fu pubblicato un articolo che cominciava con queste parole: ”Napoli è la città più violenta dell’Unione Europea”. E aggiungeva che dal 1980 gli omicidi in città erano stati più di quelli compiti da Ira, Eta, Br e mafia siciliana messi assieme». Un colpo micidiale. «Esatto. Poi ci sono state le immagini dei rifiuti per strada, ancora altri delitti. Persino il successo di ”Gomorra”, che non ha toccato le vette della Germania, ha paradossalmente incrementato lo stereotipo del male che in Spagna aleggia contro Napoli. Pensi che in quei giorni, quando parlavo con la mia famiglia, ad Alicante, mi domandavano se la sera potessi uscire di casa e mi chiedevano di tornarmene al più presto». Qualcosa è cambiato? «Non molto. Turisti spagnoli in vacanza a Napoli se ne vedono sempre pochi. L’attenzione mediatica che produce il male è sempre più forte di quella generata dal bene». La visita di Zapatero potrebbe dare inizio a una svolta? «Forse. Bisognerebbe puntarci. Secondo me, per raggiungere questo obiettivo, sarebbe opportuno far parlare il premier di Napoli, non solo dei temi del vertice. Non so se Zapatero abbia mai visitato la città, ma di sicuro ne è affascinato. Quando, due anni fa, gli fui presentato, assieme a tutti gli altri direttori dei Cervantes sparsi per il mondo, mi strinse la mano e mi disse: ”Ah Napoli, che grande città”» [...] Cosa gli consiglierebbe di non perdersi? «Una passeggiata a via Toledo, da piazza Plebiscito fino a piazza Dante, per ascoltarne le voci, vederne i volti, sentirne gli odori. Per uno spagnolo Toledo è casa. Già dal nome: quello del viceré che la fece costruire. E poi, a ridosso, ci sono i Quartieri Spagnoli. Il Municipio di Napoli è nello stesso palazzo della chiesa di San Giacomo degli Spagnoli. È un giro che vale più della visita a un museo. A Napoli si può vedere il passato della Spagna come in nessun’altra città del mondo, forse anche della Spagna stessa.
( IL MATTINO 4/12/07)
***
Finalmente la SdG riceve la pubblicità che merita; Speriamo che Zapatero VENGA SCIPPATO DI ROLEX E TUTTO, E STRASCINATO PER VIA PARTENOPE O PER I VICHI DEI QUARTIERI FINO A SBATTERLO IN FACCIA A UN MUNTONE DI MUNNEZZA; i vicoletti voluti dal suo antenato viceré conquistatore di Napoli e del sud , Don Pedro de Toledo nel 1530. Zapa desidera FARE SIGHTSEEING TRA GLI URANG UTANG RIMASTI UGUALI A SE STESSI DA 5 SECOLI, allora SPERIAMO FINISCA NEI CORRIDOI LERCI DEL PRONTO SOCCORSO AL PELLEGRINI TUTTO CIACCATO COSI SI VEDE PURE IL FILM DEI PARENTI DI CAMURRISTI FRESCHI ACCOLTELLATI CHE MINACCIANO E SPUTANO IN FACCIA e PALEANO I MEDICI mentre i disgraziati cercano di operarli o medicarli e il DRAPPELLO DI CARABINIERI che DICE SOLO ''Signoriii, SILENZIO PER PIACEREeee ...! '' . Se vuol vivere appieno odori e sapori di questa città che dice di ricordar magnifica, deve pur calarsi nella quotidianeità nostra , ma senza scorta e blindatura direi, perchè noi viviamo benissimo senza ( solo il re Bassolinescu I e la Feld -Marescialla sua, la Jervolinka, se la son fatta, la scorta, e non capiamo perché.. antipatie da parte del popolo infame? mah !..) Da quando siamo nati mica c'abbiamo le scorte? Stiamo a Zurigo o no? e poi sappiamo bene cosa vuol dire l'espressione ' vita appesa ad un filo' quando usciamo di casa. Le forze dell ordine farebbero bene a star chiuse in caserma , come tutti i giorni, per lasciar al Premier Spagnolo una full experience di Napoles, ex-capitale del loro vice-regno 600esco cosi vede bene come siamo diventati dopo 300 anni. POI VEDIAMO COSA DICONO DEL GOVERNO ITALIANO E DEI NAPONAPO
Nessun commento:
Posta un commento