domenica 2 dicembre 2007

Fischi alla Jervolino

Contestata, fischiata, esortata a dimettersi. Ma lei, la Iervolino, non perde la calma. «Non mi hanno intimorita le piazze piene di quando ero ministro degli Interni», dice con voce ferma. E poi, come a sdrammatizzare: «Ma se facciamo ammuina nessuno ne trarrà vantaggio: l’ammuina non porta da nessuna parte». Ore 11. Aula consiliare della V Municipalità. Il sindaco e buona parte della giunta incontrano i cittadini del Vomero. L’appuntamento, preso con residenti e commercianti all’indomani del corteo che due settimane or sono sfilò per le strade di Chiaia, viene dunque rispettato. Le contestazioni - urlate - arrivavano subito. Essenzialmente da due gruppi. Dai dipendenti delle coop delle case famiglia (che da venti mesi non percepiscono stipendio e che colgono l’occasione per far sentire la propria voce e per chiedere le dimissioni dell’assessore Giulio Riccio) e dal gruppo di vomeresi capeggiati da Angelo Pisani, presidente di «Noiconsumatori.it». I primi chiedono che si dia priorità alla loro questione anteponendola, per esempio, all’acquisto di arredi natalizi e palle per addobbare gli alberi, adombrando, poi ipotesi di magagne bancarie per sanare i debiti. Ed è a questo punto che il sindaco, mostrando il palmo delle mani, sottilinea di avere mani pulite. È Enzo Perrotta, leader dei commercianti, a riportare ordine in aula (non prima però che la Iervolino minacciasse di andare via almeno due volte) e a fare sì che l’incontro entrasse nel vivo. In sintesi, queste le richieste rivolte al sindaco: sicurezza per fare fronte alle bande che spadroneggiano, soprattutto nel fine settimana per le strade dello shopping, attivazione della videosorveglianza, realizzazione di una ztl, riduzione del traffico, adeguamento dei mercati rionali, risposta alla carenza parcheggi. Ai microfoni della Municipalità prendono parola in tanti. A cominciare da Manlio Converti, medico, di Arcigay, che propone test gratuiti per l’hiv e preservativi gratis. E poi Carmela Caccioppoli, dell’associazione «Noi per il Vomero», che racconta l’emergenza dei ragazzini costretti a non uscire per evitare di finire nel mirino di babygang e spacciatori. Gli assessori, in 3 minuti concessi a ognuno dal presidente Coppeto, rispondono alle richieste. La parola passa così agli assessori Mola, Madaro, Gambardella, Nugnes, Gambale, Ponticelli, Nasti. Oddati arriva quando il dibattito è ormai chiuso. Nel corso dell’incontro la Iervolino, nel ribadire la mancanza di risorse finanziarie, ha criticato il Governo che ha concesso il concorso per l'assunzione di 300 vigili ma non ha trasferito i fondi necessari alla gestione dei nuovi assunti. A dare man forte a residenti e commercianti dell’area collinare sono giunti Paolo Santanelli, presidente del comitato «Chiaia per Napoli» e Nino De Nicola, presidente delle «Nuove Botteghe dei Mille». Dicono: «Siamo rimasti molto colpiti dalle contestazioni al sindaco. Evidentemente il ritardo con cui si applicano alcuni programmi è molto sentito in città. L’Amministrazione ne tenga conto».
IL MATTINO 2/12/07
DINASTIE FEUDALI
§ 'O Pato & 'A Figlia §
Rosa Russo Iervolino (o con la trascrizione del cognome 'Jervolino') (Napoli, 17 settembre 1936) è una politica italiana, più volte parlamentare e ministro della Repubblica, attualmente sindaco di Napoli.
Oltre ad essere la prima donna a ricoprire la più alta carica del capoluogo campano, è stata anche la prima donna ministro dell'Interno.

Biografia e carriera politica :
Figlia di Angelo Raffaele Iervolino, anche lui politico di primo piano. Laureata in giurisprudenza, fece parte dell'ufficio studi del CNEL dal 1961 al 1968, mentre dal 1969 al 1973 collaborò con l'Ufficio Legislativo del Ministero del Bilancio.
Impegnata politicamente nella Democrazia Cristiana, divenne vice-presidente della Federazione Femminile, con cui lavorò dal 1968 al 1978. Responsabile dei rapporti tra lo Scudo Crociato e la famiglia dal 1974, nel 1979 divenne per la prima volta senatrice.
Presidente della commissione parlamentare di vigilanza RAI dal 1985 al 1987, fu ministro per gli Affari Sociali durante il governo Goria, per poi essere confermata in questa carica anche nei successivi governi guidati da Ciriaco De Mita e Giulio Andreotti. In questi anni è anche presidente del Consiglio d'Istituto di uno degli istituti superiori più prestigiosi di Roma, la Scuola Pontificia Pio IX.
In queste vesti, si fece promotrice con Bettino Craxi del "Testo Unico delle leggi in materia di disciplina degli stupefacenti e sostanze psicotrope", (art. 118 del DPR 309/90 e Decreto 444/90) che di fatto stabiliva la punibilità dei consumatori di stupefacenti. La legge, cosiddetta Craxi-Iervolino-Vassalli, dai nomi dei primi firmatari, si attirò le critiche degli anti-proibizionisti e venne parzialmente abrogata con un referendum il 18 aprile del 1993.
Nominata successivamente Ministro della Pubblica Istruzione nel primo governo di Giuliano Amato. Come ministro dispose il ritiro di un fumetto Anti-Aids di "Lupo Alberto" che informava gli studenti delle scuole superiori sulla modalità di uso del preservativo, suscitando polemiche. Come presidente della Democrazia Cristiana assisté all'opera di rinnovamento portata avanti dal segretario Mino Martinazzoli che portò alla fondazione del Partito Popolare Italiano. Con le dimissioni di Martinazzoli del marzo 1994, assunse l'incarico, come presidente del Consiglio nazionale, di reggente del partito, nello stesso anno fu rieletta al Senato della Repubblica. Favorevole all'alleanza del'Ulivo di Romano Prodi, fu eletta alla Camera dei Deputati nel 1996, legislatura in cui divenne durante il governo D'Alema la prima donna della storia d'Italia ad occupare l'incarico di Ministro degli Interni. Presidente della Commissione Affari Costituzionali della Camera, nel 2001 viene eletta sindaco di Napoli con il 52,9% dei voti, sostenuta in giunta dai partiti del'Ulivo, battendo al ballottaggio il candidato del centrodestra, Antonio Martusciello.
Viene riconfermata sindaco nel 2006 con il 57% delle preferenze contro il candidato del centrodestra Franco Malvano, ex Questore di Napoli.
Dal 23 maggio 2007 è uno dei 45 membri del Comitato nazionale per il Partito Democratico che riunisce i leader delle componenti del futuro PD

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Angelo Raffaele Jervolino (Napoli, 2 settembre 1890 - 10 marzo 1985) è stato un uomo politico italiano, costituente, più volte deputato, senatore e Ministro.
Il 12 dicembre 1964 gli è stata conferita la Medaglia d'oro al merito della sanità pubblica dal Presidente della Repubblica[1]. Il 15 giugno 1968 è stato nominato Cavaliere di Gran Croce Ordine al Merito della Repubblica Italiana[2].
Era sposato con Maria de Unterrichter, sorella di Guido de Unterrichter[3]. È il padre di Rosa Russo Jervolino.

Uffici parlamentari alla Camera dei Deputati
Presidente della Giunta delle elezioni (1953 - 1958)
Vicepresidente della VIII Commissione (trasporti) (1954 - 1955)
Presidente della VIII Commissione (trasporti) (1955 - 1958)

Incarichi governativi
Sottosegretario all'Educazione Nazionale/Pubblica Istruzione del Governo Badoglio II (1944)
Sottosegretario alle Comunicazioni con delega per le Ferrovie del Governo Bonomi II (1944)
Sottosegretario ai Trasporti del Governo De Gasperi II (1946 - 1947)
Sottosegretario ai Trasporti del Governo De Gasperi III (1947)
Sottosegretario ai Trasporti del Governo De Gasperi IV (1947 - 1948)
Ministro di Poste e Telecomunicazioni del Governo De Gasperi V (1948 - 1950)
Ministro della Marina Mercantile del Governo Segni II (1959 - 1960)
Ministro della Marina Mercantile del Governo Tambroni (1960)
Ministro della Marina Mercantile del Governo Fanfani III (1960 - 1962)
Ministro della Sanità del Governo Fanfani IV (1962 - 1963)
Ministro della Sanità del Governo Leone I (1963)
Ministro di Trasporti e Aviazione Civile del Governo Moro I (1963 - 1964)
Ministro di Trasporti e Aviazione Civile del Governo Moro II (1964 - 1966)

( fonte : wikipedia)
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Questa qua è troppo ributtante non ci faccio manco sarcasmo sopra o ironia, non ci vale.
Faccio notare i 60 anni di potere tra padre e figlia, bieco e del tutto inutile per i sudditi, 60 anni ! Manco la Regina Maria Antonietta D'Austria ghigliottinata nella Rivoluzione Francese.. ( quella di cui circola da 200 anni la facezia per cui avrebbe detto : ''Ops ! I sudditi non hanno pane ??! Che mangino brioches ! ''
Presumo ( faccio illazioni) i maneggiamenti e i tramestii per agnappare i ruoli senza saper fare praticamente niente nella vita perchè questo è evidente come il sole che ci acceca a mezzogiorno. Come addirittura avrà potuto fare al MinistrA dellInterno ? Cosa ricordate di notevole di questa qua a parte esservela vista davanti alle palle...degli occhi da quando siete nati in TV a Montecitorio con la voce cornacchiella e ora nei vostri incubi napoletani a occhi aperti? Ma come si puo' ricoprire ogni incarico possibile fra tutti e due in uno Stato che non sia una satrapia che li protegge e alimenta ?

I meriti di RRJ ? Andatevi a vedere via Marina la mattina, il manto stradale , non chissà che. Iniziamo da qui. 8000 euro al mese di base solo come sindaco . Addizionate i guadagni da tutti gli altri incarichi molto più remynerativi che le hanno regalato perchè babbino era della Costituente.. moltiplicato per almeno 40 anni. Fatevi una fantasia di quanto tiene in banca e di come stiamo ridotti noi...


Nota : La chiattulella in foto alla sua sinistra, seduta, è una sua legionaria, l'assessorA Gambardella, assessorA al DECORO URBANO. ne riparliamo quando porto un po' di foto live di quello che ha fatto mettere in giro per la città..
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E chist ne è n'ato ra pasta quagliata ...


IL MATTINO 02/12/2007
INTERVISTA A NELLO POLESE
«Oggi al Comune mancano idee e progetti» Quindici anni e 23 processi per ottenere giustizia: tanto è durata l’odissea giudiziaria vissuta da Nello Polese, ex sindaco socialista di Napoli travolto, nei primi anni ’90, dal vento di Tangentopoli. L’ultima assoluzione risale a pochi giorni fa. Ieri Polese (assistito nei processi dall’avvocato Mario Ruberto) ha rotto il silenzio che si era imposto anche durante i giorni più difficili, quelli segnati da una detenzione in carcere. E, per la prima volta, ha parlato anche di politica. Qual è il suo giudizio sull’attuale amministrazione comunale? «Mi sembra che sia ostaggio di una gestione troppo burocratica, che guarda al singolo evento senza avere un respiro progettuale di ampia portata». E come giudica il periodo gestito da Antonio Bassolino? «Bassolino ha avuto gioco facile a gestire il G7, che fu un’operazione mediatica». Veniamo a questi ultimi 15 anni. «Di tutte le accuse che mi sono state contestate oggi non resta nulla. C’è stato chi, alzando fango da tutte le parti, ha realizzato un’operazione di demolizione di intere parti dello Stato. Anche io, purtroppo, sono finito in questo ingranaggio infernale». Con chi ce l’ha? «Non ho mai accusato nessuno e nemmeno oggi lo farò». Chiederà un risarcimento per l’ingiusta detenzione subita? «Certo, e sarà una richiesta alta». Non può negare però che in quegli anni ci fosse anche del marcio nella pubblica amministrazione... «Non lo nego. Ma io sono sempre stato estraneo alle corruttele. E rivendico le scelte riformiste fatte in quel periodo. Tutte scelte importanti».

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