giovedì 29 novembre 2007

Blitz delle 'Jene' nell'unico tribunale cloaca d'Europa

IL MATTINO29/11/2007

Blitz delle Iene arma giocattolo in Tribunale :
Entrare nel Tribunale di Napoli eludendo i controlli, con una telecamera nascosta e una pistola giocattolo? Si può fare
. È quanto ha dimostrato il giornalista del quotidiano «Il Napoli» Alessandro Migliaccio, inviato della trasmissione televisiva «le Iene». Il filmato del giovane cronista napoletano andrà in onda stasera su Italia Uno alle 23. Si tratta della seconda impresa del genere messa in atto da Migliaccio. Il cronista si era introdotto per la prima volta nella «Torre A» del Tribunale, in seguito alle polemiche sulla sicurezza nel palazzo di giustizia suscitate dal furto dell’hard disk del computer del gip Maria Vittoria De Simone, avvenuto lo scorso settembre. Una vicenda che destò grande scalpore in quanto l’hard disk del magistrato conteneva centinaia di intercettazioni telefoniche riguardanti diversi esponenti della criminalità organizzata napoletana. Per entrare nel palazzo di giustizia, a Migliaccio - che pur essendo un cronista napoletano sostiene di non essere conosciuto in Tribunale - basta vestirsi in modo da sembrare un avvocato: da Piazza Mededil, infatti, gruppi di notai e avvocati entrano senza sottoporsi alla prova del metal detector. Così ha fatto la «iena napoletana», nel primo e nel secondo caso. All’inizio di novembre si intrufolò con una telecamera nascosta nelle cancellerie del Tribunale e ne uscì con un faldone finto, per simulare un furto. Risultato: nessuno disse niente. Il tutto è stato documentato nel servizio andato in onda nel corso della trasmissione di Italia Uno lo scorso 15 novembre: con tanto di replica del ministro della Giustizia Clemente Mastella, che annunciò un’indagine per individuare le responsabilità, assicurando che sarebbe entrato in Tribunale per verificarne i controlli all’ingresso. Disse Mastella: «Se «succede di nuovo, mi vesto d’attore». Ma il Tribunale fa discutere non solo per la sicurezza, anche per il caos che si registra dopo lo sciopero dei manutentori. Il prefetto ha precettato settanta dipendenti, ma una parte del Palazzo è rimasta comunque al buio. Bagni inutilizzabili e tanto caos per migliaia di utenti e addetti ai lavori.

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