Spicciola Criminalità di Stato
Dal Mattino leggiamo una leccornia quotidiana fra le milioni (06/10/2007)
L’agente aveva parcheggiato nelle strisce blu.
La scena a due passi dall’ufficio dell’assessore alla Mobilità
Proviamo a telegrafare la notizia: vigile urbano cliente di un parcheggiatore abusivo in piazza Municipio. Proviamo a raccontare la storia che ha dell’assurdo. Il parcheggiatore abusivo era «al lavoro» dal primo mattino, un giorno di grande impegno perché quando c’è consiglio comunale piazza Municipio e le strade limitrofe sono piene di vetture e affollate di automobilisti in cerca di un parcheggio. Quando appare l’agente di polizia municipale, una donna, ci si aspetta un intervento e, invece, a sorpresa la vigile si fa consegnare le chiavi, sposta l’auto e va via. Il tutto tra l’indifferenza dei cittadini presenti in via Pisanelli, stradina a ridosso di palazzo San Giacomo e del palazzo della politica di via Verdi. Come se la scena fosse consueta, come se l’impunità fosse acclarata. L’attività di parcheggiatore abusivo in piazza Municipio è - in questo caso - consentita, osservata e incentivata da un vigile urbano. E purtroppo la storia della sosta gestita illegalmente in via Pisanelli è andata avanti per tutta la giornata, almeno dalle 9 e fino alle 18. Sia chiaro: la stragrande maggioranza dei caschi bianchi fa il suo dovere, quella di ieri è sicuramente una storia isolata ma proprio per questo più allarmante.
Il parcheggio controllato da un giovane in maglia nera e capelli lunghi è adiacente palazzo San Giacomo, forse proprio sotto le finestre dell’assessore al traffico Gennaro Mola. La scena dell’attività del pirata della sosta è visibile dalle finestre della sala stampa del Consiglio, in via Verdi. E osservare il ritmo frenetico con cui il parcheggiatore lavora ha dell’incredibile: sposta le auto, le sistema su strisce blu che nessun ausiliare o vigile controlla, sposta le vetture in doppia fila. Arrivano molte auto, per tutte c’è spazio. Basta fare manovra e farsi consegnare le chiavi, peccato che facendo retromarcia si esca dalla strada e si arrivi in piazza, dove i vigili dovrebbero essere di più. Dovrebbero. Quando il cliente torna, si incassa, si rispostano le auto e via così. Alle 15, quando sbuca l’agente di polizia municipale, tutto prosegue secondo copione. Il casco bianco non batte ciglio, non sanziona il parcheggiatore abusivo anzi gli chiede le chiavi dell’auto che evidentemente gli ha affidato. Troppe auto in piazza anche nei posti riservati alla polizia municipale, forse per non aver problemi la vigilessa ha deciso di lasciare l’auto nel vicolo. Forse. Tra parcheggiatore e agente di polizia municipale non c’è scambio di soldi, solo un saluto e l’auto dell’agente municipale che si allontana mentre il parcheggiatore continua a lavorare. Illegalmente, ovviamente.
Nei giorni scorsi il comando dei vigili urbani, d’intesa con l’assessorato retto da Gennaro Mola, aveva lanciato una vera e propria offensiva contro i parcheggiatori abusivi. Sanzioni e polemiche con la decisione, ovvia, di non ricevere delegazioni di abusivi che reclamavano a gran voce un confronto con l’assessore. «Perché dovrei riceverli? - aveva chiarito Mola - Sono degli abusivi, non capisco cosa potrei fare io».
La protesta culmina il 17 settembre con l’azione di alcuni abusivi che bloccano il centro mentre i controlli di repressione vanno avanti. Ieri però nemmeno una traccia dei solerti controllori che hanno dato la svolta con ganasce e verbali nelle strade del centro cittadino, nemmeno l’ombra di assessori che hanno invocato la tolleranza zero.
Aggiungo ques'altra chicca presa da repubblica.it (07/12/2007)
UN PO' come nel film di Alberto Sordi. Il vigile che multa l’auto di servizio del sindaco. In piazza Santa Caterina succede di più. Le auto blu verbalizzate per divieto di sosta all’incrocio sono due. C’è pure quella presidenziale della Regione, in uso ad Antonio Bassolino. Finiscono multate per la stessa infrazione pure l’auto della scorta del governatore e la Fiat Punto marrone in genere utilizzata dal Comune di Napoli come vettura “civetta”, apripista lungo la strada per quella del sindaco: a bordo ci sono dei vigili urbani. Erano tutte parcheggiate ai bordi dell’isola pedonale di via Chiaia per motivi di sicurezza, in modo da consentire a Rosa Russo Iervolino e ad Antonio Bassolino di raggiungere senza rischi il vicino teatro Sannazaro, dov’era in programma a metà mattinata una convention in vista delle primarie del Partito democratico.
Quattro auto abbandonate momentaneamente anche dagli autisti. Momenti fatali. Perché alcuni residenti si affrettano a chiedere l’i ntervento dei vigili urbani, protestando per il caos in zona e per l’intralcio creato alla circolazione. Vedono che si tratta di auto blu, lasciate ai bordi del marciapiede della carreggiata destra, e il dettaglio fa crescere l’ira di chi si trova nel traffico del sabato mattina. Così, sul posto, in pochi minuti viene sollecitata a intervenire la pattuglia in servizio lungo via Chiaia, due “ caschi bianchi” conosciuti nel quartiere per il loro rigore. Ai loro superiori della locale sezione di polizia municipale, i due vigili riferiscono più tardi di aver agito secondo regolamento, utilizzando in un primo momento il fischietto per richiamare l’a ttenzione di chi aveva lasciato le automobili incustodite in divieto di sosta, e di aver proceduto a verbalizzarle dopo qualche minuto di attesa, dopo il mancato arrivo degli autisti.
Hidalgo
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