LA MACCHINA DEL TEMPO - VIAGGIO V
§ RADICI. LA SdG ATTRAVERSO I SECOLI. I NOSTRI ANTENATI §
Risate al Parlamento, II - L'inchiesta Saredo su Napoli
[...] L'11 dicembre 1900, Giuseppe Saracco, capo del governo e ministro dell'interno, nominò una '' Regia Commissione di inchiesta per Napoli '', presieduta dal senatore Giuseppe Saredo, presidente del Consiglio di Stato.
La commissione interrogò 1300 testimoni e il 22 ottobre 1901 pubblicò, in 11 volumi, i risultati dell'indagine. Al municipio di Napoli, accertò la commissione, era stata compiuta una quantità enorme di reati di peculato, di concussione e di falso : si vendevano in contanti persino i posti di guardia municipale.
Ecco un brano della relazione d'inchiesta :
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'' ..[I politici e gli amministratori ] seminando la corruzione nell'elettorato facendolo funzionare solo a base di clientele e di interessi, mantenendo innestata la politica dell'amministrazione, aprendo alla camorra l'adito ad esercitare la sua prepotente azione elettorale e rendendola cosi quasi arbitra della vita pubblica, volgendo infine tutta la vita pubblica a servizio delle elezioni, determinarono anche nuovi e peggiori mali ... Il male più grave, a nostro avviso, fu quello di aver fattivamente lasciato ingigantire la camorra, lasciandola infiltrare in tutti gli strati della vita pubblica, e per tutti gli strati sociali, invece di distruggerla, o per lo meno tenerla circoscritta là donde proveniva, dagli infimi gradini sociali. In corrispondenza quindi della ' bassa camorra ' originaria, esercitata sulla misera plebe in tempi di abiezione e di servaggio, si vede sorgere una 'alta camorra', costituita da più scaltri ed audaci borghesi.
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Costoro approfittando dell'ignavia della loro classe e della mancanza in essa di forza di reazione ed imponendole la plebe prepotente ed ignorante, riuscirono a trarre alimento nei commerci e negli appalti, nelle adunanze politiche e nelle pubbliche amministrazioni, nei circoli e nella stampa.
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Con lo sviluppo della camorra, la nuova organizzazione elettorale a base di clientele, di servizi resi e ricambiati in corrispettivo del voto ottenuto, sotto forma di protezione, di assistenza, di consiglio, di raccomandazione, rese possibile lo sviluppo anche della classe dei faccendieri o intermediarii, che nel periodo anteriore all'Unità d'Italia nel 1860 erano già un elemento indispensabile per ogni traffico di affari.
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[...] La camorra detiene al momento ancora più impero e potere in quanto si è accaparrata la gratitudine e l'appoggio di persone influenti della borghesia, che se ne servono a scopo elettorale.
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Di questo appoggio si ha una prova assai eloquente se vediamo l'amministrazione dell'istituto penale dell'ammonizione applicata dalla questura.
Nel biennio 1898-99 di 633 denunce per ammonizione fatte dalla questura, solo 107 furono accolte, rimanendone pendenti, alla fine del biennio, 78 presso il giudice delegato e 26 presso il consigliere d'appello; per tutte le altre si dichiarò non luogo a procedere. I ladri e i malfattori più astuti e specialmente i camorristi seppero sfuggire al provvedimento, valendosi appunto di protezioni politiche. ''
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Molti a Napoli e primo fra tutti il direttore del quotidiano Il Mattino , Eduardo Scarfoglio, che con sua moglie Matilde Serao, era stato personalmente tacciato di affarismo, definirono l'inchiesta Saredo un volgare libello diffamatorio. A Montecitorio, invece, molti parlamentari e fra essi l'onorevole De Martino, la reputarono ' un monumento di sapienza e di coraggio civile '.
Il 9 dicembre 1901, alla Camera si aprì il dibattito sull'inchiesta Saredo, allo scopo di prendere misure contro il problema Napoli. [...] Enrico Ferri, fondatore con Cesare Lombroso della scuola positivista di diritto penale si levò a parlare :
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'' Nell'Italia settentrionale, ci sono delitti, ci sono malversazioni, ci sono tanti fraudolenti, ma sono individui isolati; nell'Italia meridionale, invece, la malattia ha forma infettiva e di epidemia. Nall'Italia settentrionale i centri di criminalità sono casi di eccezione, nell'Italia meridionale sono centri di eccezione, tanto più mirabili per questo, i centri di onestà ''
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I deputati meridionali, a tali parole, si ribellarono, e siccome Ferri non volle chieder scusa, il presidente della Camera, Tommaso Villa, gli inflisse la censura. Prima di abbandonare l'aula, l'onorevole Ferri ruppe con un libro una porta a vetri e gridò : '' La camorra continua in parlamento ! ''.
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Tutti i deputati scoppiarono a ridere.
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[parte I pubblicata in La Macchina del Tempo - Viaggio IV]
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Che dire?... dall'inchiesta Saredo e dalle parole di Ferri son trascorsi..106 anni, cioè 38.690 giorni, cioè 928.560 ore, cioè 55.713.600 minuti, cioè 3.342.816.000 secondi; e quanti milioni di Napoletani son vissuti senza mai concepire una vita decente e libera dall'assillo quotidiano di esser rovinati e fatti fuori in un qualche modo? (Ce ne facciamo noi SdG qui un problema ma loro no a dire il vero, stanno bene cosi, non gliene può fregar di meno di una vita libera...). Vissuti cosi, sempre uguali a noi stessi; generazioni sprecate, tempo sprecato, salute sprecata, lavoro sprecato. Evoluzione zero.
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ERRARE HUMANUM EST; PERSEVERARE DIABOLICUM.
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