giovedì 18 ottobre 2007

LA MACCHINA DEL TEMPO - VIAGGIO VI

§ RADICI. LA SdG ATTRAVERSO I SECOLI. I NOSTRI ANTENATI. §

PROVE DI SISTEMA AL 1907, cenni.

[...] Napoli rispetto alla Mala Vita può dividersi in tre grandi gruppi di quartieri:
1- Chiaja, San Ferdinando e Montecalvario.
2- San Giuseppe, San Lorenzo, Stella, San Carlo all'Arena.
3- Porto, Pendino, Mercato, Vicarìa,Vasto.
Queste tre aree vanno distinte fra esse per il genere di mala vita stabile , e per la specie di reati che vi si perpetrano.
La prima, che è abitata dall'elemento signorile di Napoli, dalle prostitute di alto rango nelle sezioni di Chiaja e San Ferdinando, e dalle meretrici di medio ordine in sezione Montecalvario, che è il terreno prescelto per i souteneurs, contando i più ricchi alberghi e per essi alloggia il più gran numero di forestieri, dà una statistica costante in cui i reati di truffa alla parigina, estorsioni, estorsioni speciali su meretrici, di rapine o scippi e di furti con destrezza, rappresentano la cifra più elevata, e mostrano la indole della Mala Vita stabile.
Nella seconda zona che comprende i quartieri più popolosi, l'abitato fittissimo, insalubre, il movimento più continuo di commercio e per l'agglomeramento degli stabili, si mostra come reato costante il furto a domicilio, e la frode in commercio.
La terza poi, abitata dall'infima plebe, da commercianti, contiene numerosi e ricchi magazzini situati o su larghe vie, mal sorvegliate, o nel labirinto dei vicoli, dà come reato abituale il furto di effrazione o detto con scasso , la rapina, la rissa sanguinaria.
Gli altri reati sono comuni a tutte le altre zone.
Ricordiamo anche i quartieri , un tempo suburbi, di Posillipo e Fuorigrotta, assimilabili ai caratteri della prima zona; le borgate di Campo di Marte-Capodichino, per la seconda; le Paludi di Sant'Anna, Sant'Erasmo, le Barriere del Dazio per la terza ( Bagnoli, Ponticelli, Barra, Agnano)
Fuorigrotta è è focolare pericoloso di mala vita, rifugio di latitanti e di ladri, abituale albergo di ricettatori di refurtiva
Come Fuorigrotta e' confinante con Chiaja, cosi San Carlo all'Arena è limitrofa con la borgata di Capodichino (o San Giovanniello) ed è teatro continuo delle risse domenicali, sito preferito dalla infima plebe per libagioni di vino venduto ivi a buon mercato.
Affianco alle sezioni del Vasto e di Mercato sono le borgate delle Paludi, di Sant Erasmo e le Barriere ove il gran numero di osterie, la difficoltà di sorveglianza, richiama gran parte della Mala Vita dei quartieri interni di Napoli e sono, detti siti , teatro di risse sanguinose provocate da duelli per dirimere controversie sorte dall' infrazione delle leggi della Camorra o per la divisione del ricavato delle estorsioni e dei furti.
Le liti di camorra si dirimono con tale rituale : la vertenza prende nome di dichiaramiento ( nella vecchia scuola, dal '700 in poi, detta zumpata) ed è il duello a coltelli; al giorno d'oggi , grazie il progresso della meccanica, sparata ; quasi sempre sei o sette individui possono esplodere in pochi minuti 30 o 40 colpi di arma da fuoco, facendo strage.
Il comporre una vertenza si dice apparà , e la discussione di essa causa scònceca, benche' si chiami cosi ogni delitto di Mala Vita.
Il sito più noto prescelto dalla Camorra per questi fatti d'armi è l'area detta Taverna del Ferro o la Taverna delle Brecce, abituale ritrovo di ladri e camorristi ove la Pubblica Sicurezza procede sovente e specie nei giorni festivi ad arresti di massa in sèguito alle risse sanguinarie scagliando pattuglioni di agenti comandati da un funzionario.
La presenza di Forza Pubblica non basta mai per evitare inconvenienti serii; le guardie non possono restare in permanenza su questi siti pericolosi. Bisogna che l'ufficiale di PS agisca d'astuzia e conosca bene le abitudini dei Malavitosi per prevenirli [...]
Eugenio De Cosa, 1 dicembre 1907 - commissario di PS a Napoli

Nessun commento: